I PITAGORICI E LA CONCEZIONE MATEMATICA DELLA NATURA 



Pitagora fondò la sua scuola filosofica a Crotone che era un associazione di carattere aristocratico e aveva un'atmosfera quasi sacrale, appunto Pitagora veniva venerato dai sui seguaci. 
I discepoli si differenziavano in:

acusmatici i quali dovevano rimanere in silenzio 
matematici i quali potevano esprimere la propria opinione personale 

Un aspetto importante che c'è da notare è l'accettazione delle donne alle attività e allo studio.

Le due dottrine fondamentali che troviamo sono:
- la dottrina dell'anima
- la dottrina del numero  

DOTTRINA DELL'ANIMA

Pitagora desiderava tracciare una via di purificazione per l'anima. 
Questa dottrina si ispirava al poeta Orfeo il quale, secondo la leggenda era disceso nel mondo dei morti per riportare tra i vivi la moglie Euridice. E appunto i seguaci di Orfeo, chiamati orfici credevano che dopo la morte l'anima fosse destinata a reincarnarsi fino all'espiazione delle proprie colpe, che però attraverso dei riti di purificazione che erano in grado di interrompere il ciclo di rinascita e mandare l'anima più rapidamente agli dei. La scuola di Pitagora appunto era molto severa sia con certi aspetti della vita quotidiana che con l'esercizio della filosofia. 

DOTTRINA DEL NUMERO

Essa si caratterizza per l'ordine e la misura con cui l'uomo tiene a freno i propri istinti. 
I Pitagorici sono arrivati alla conclusione che la vera sostanza delle cose non risiede nell'acqua, nell'aria o negli altri elementi detti dai filosofi precedenti, ma nel numero. Perché appunto l'ordine prevale su tutto il cosmo per esempio come negli asti nelle melodie musicali, nelle stagione, nei mesi, nei giorni e cosi via. Per loro quindi il numero era diventato come l'archè.

IL NUMERO COME PRINCIPIO COSTITUTIVO DELLA REALTÀ

Per i Greci il numero aveva anche caratteristiche fisiche e geometriche e che da un punto si potessero generare altri numeri attraverso il seguente modello:

modello del matematico pitagorico Filolao


I numeri si dividono in pari e dispari: 

- dispari è un entità limitata perché solo tutto ciò che è limitato permette la misurazione, ed è simbolo della perfezione 
- pari è un'entità illimitata cioè incompleta ed è simbolo di imperfezione e disordine. 

la simboleggiatura dei numeri: 
1 chiamato parimpari perché se lo si somma a un numero impari diventa pari, e viceversa 
2 esprime opinione mutevole e incerta 
4 il quadrato di 2 che raffigura la giustizia ed è considerato l'emblema della misura e del limite
10 è il numero perfetto e veniva raffigurato come un triangolo e conteneva sia pari che dispari



il numero 10 



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