GLI IONICI E IL PROBLEMA DELL'ARCHE
I primi filosofi erano alla ricerca dell'origine di tutto cercando di dare una risposta razionale ai fenomeni naturali attraverso un'attenta osservazione. I protagonisti di tale pensiero sono Talete, Anassimene e Anassimandro tutti e tre provenienti da Mileto che si trova nello Ionia. Essi hanno presupposto un qualcosa dai cui tutto avrebbe avuto origine "l'archè", ovvero un principio di cui tutte le cose sono composte e da cui si sono generate. é un vocabolo greco che significa "principio,origine".
Anassimandro considera gli elementi primordiali e nota che nessuno prevale sugli altri individua quindi l'arche in una sostanza infinita ed indefinita, l'apeiron che significa indefinito. Secondo Anassimandro l'apeiron è in costante movimento e all'interno di questo movimento si separano i contrari ed è cosi che hanno origine le cose. Per esempio il caldo e il freddo, il freddo ha dato origine all'acqua, all'aria e alla terra e il caldo al fuoco.
Secondo Anassimene l'archè è l'aria quindi un principio definito, perché è considerato un principio fondamentale ed è in grado di diffondersi. Dall'aria si generano le cose per rarefazione e condensazione, rarefacendosi l'aria diventa fuoco, condensandosi diventa vento, poi nuvola, poi acqua terra e infine pietra.
I tre filosofi della scuola di Mileto sono detti anche monisti perché identificano l'arche in un principio unico a differenza dei successori pluralisti che individueranno l'arche in elementi molteplici.
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